L’8 ottobre 2025 ha segnato un punto di non ritorno nella ricerca di informazioni sul web: AI Mode Search di casa Google è sbarcata anche in Italia, toccando gli oltre 200 Paesi.
La nuova feature cambia le regole del gioco e tutti dobbiamo reimpararle da capo.
Con AI Mode, Google diventa un assistente “agentico” che risponde, indaga, approfondisce le tue domande: un vero e proprio interlocutore che agisce per conto tuo.
L’idea è che in futuro potrai demandare tutto a Google, dalla prenotazione di un tavolo nel tuo ristorante preferito, all’acquisto del biglietto per il concerto a cui tenevi tanto.
Non dà risposte casuali, ma tiene conto delle tue ricerche passate, i luoghi che hai visitato, le tue email, i video che guardi su YouTube. Questo significa che ognuno di noi avrà risposte estremamente personalizzate. È un mondo parallelo rispetto ad AI Overview e Gemini: vi siete mai accorti che le risposte fornite sono totalmente diverse?
Questo significa che i pilastri tradizionali della SEO vacillano, i suoi strumenti sembrano obsoleti. Per non sparire, bisogna imparare le nuove regole del gioco: ne parliamo in questo articolo, in cui i nostri esperti ti guideranno nel mare magnum di cambiamenti generati da AI Mode.
Cos’è e come funziona l’AI Mode Search
Andiamo al sodo, cos’è la nuova AI Mode? Si tratta di una nuova modalità di cercare informazioni, basata sul dialogo con un’intelligenza artificiale che interpreta le domande degli utenti ed elabora risposte sintetiche, ma complete.
Dimenticate l’interfaccia classica dei risultati di ricerca con i dieci link blu. AI Mode presenta un riassunto generato dall’AI, corredato da link utili per approfondire ulteriormente.
La nuova funzionalità non sostituisce ancora la ricerca tradizionale, ma la arricchisce. Infatti, l’accesso ad AI Mode avviene nella tab separata “AI Mode” oppure tramite google.com/aimode.

Figura 1 - Schermata di AI Mode
È pensata come un vero e proprio assistente intelligente in grado di rispondere a domande complesse e articolate che richiederebbero ricerche multiple da parte degli utenti.
Un esempio di utilizzo è cercare informazioni per organizzare un viaggio:

Figura 2 - Esempio di utilizzo di AI Mode
Come funziona?
La base di AI Mode è il modello Gemini 2.5 di Google, la versione più avanzata del modello linguistico sviluppato da Google DeepMind. La forza di questa modalità sta nell’utilizzo della tecnica “query fan-out”: in una frazione di secondo la domanda viene espansa in più ricerche correlate, suddivise in sotto argomenti. I risultati vengono poi condensati in una risposta sintetizzata e di facile comprensione.
Google ci informa che AI Mode attinge le informazioni in tempo reale dal web e dal Knowledge Graph di Google stesso, così come dai dati di acquisto relativi a oltre 50 miliardi di prodotti.
Inoltre, la ricerca si può approfondire con ulteriori domande, poste anche in un secondo momento grazie all’abilità nativa di riconoscere le relazioni tra query consecutive e comprendere il contesto della domanda dalla precedente.
E non finisce qui, perché la flessibilità di AI Mode sta anche nel modo di interazione multimodale tramite input di testo, voce o immagini per adattarsi al comportamento di ricerca di ognuno.
Vediamo in sintesi le principali feature di AI Mode:
- È accessibile tramite finestra separata o tramite google.com/aimode
- La tecnica del “Query fan-out” consente di scomporre le domande in sottotemi ed effettuare numerose ricerche in simultanea: in questo modo la ricerca può espandersi e scoprire contenuti pertinenti e interessanti
- Le risposte sono sintetiche, strutturate e comprensibili, in forma di paragrafi informativi, elenchi puntati, tabelle comparative o schemi grafici
- Ogni risposta include link a fonti autorevoli che vengono integrate nel corpo della risposta o mostrate in una sezione laterale
- Si mantiene il contesto grazie alla capacità nativa del modello di riconoscere le relazioni tra domande consecutive; quindi, è possibile porre domande successive di approfondimento e salvare le sessioni per riprenderle in seguito
- È multimodale, permette input di testo, voce o immagini (scattando una foto o caricandola)
AI Mode vs AI Overview: similitudini e differenze
AI Overview e AI Mode non sono da confondere perché hanno con scopi e modi di utilizzo ben diversi. Per questo possono essere integrate, a seconda delle proprie esigenze.
Vediamo le principali similitudini e differenze per capire meglio come queste due funzioni possono essere sfruttate in modo ottimale.
AI Mode
AI Mode è una nuova modalità di ricerca basata sulla conversazione con un’intelligenza artificiale ed è integrata in Google Search.
È progettata per interazioni esplorative e interattive e prevede la possibilità di ulteriori domande di approfondimento da parte degli utenti. I suoi migliori utilizzi? Ricerche, comparazione di prodotti, guide e pianificazione o organizzazione di viaggi.
Inoltre, è multimodale quindi permette interazioni tramite testo, immagini o voce per adattarsi in modo naturale alle modalità di ricerca più disparate.
Tuttavia, l’accesso separato può risultare più complesso per domande semplici e veloci e proprio per la sua capacità di ragionamento e approfondimento, può richiedere un maggior tempo di elaborazione.
AI Overview
AI Overview, al contrario, è integrata direttamente nella SERP classica di Google e fornisce riassunti esaustivi contenenti le informazioni chiave che rispondono alle query degli utenti.
È molto semplice da utilizzare, perché basta immettere le parole chiave nella barra di ricerca e l’AI Overview compare in testa alla SERP automaticamente.
Questo però si traduce in una risposta statica e meno approfondita, senza possibilità di ampliare contestualmente la domanda. Per di più, supporta solo gli input testuali.
In sintesi, AI mode VS AI Overview: quali sono le caratteristiche e utilizzi principali?
| Funzione | AI Overview | AI mode |
| Accesso | Appare nei risultati di ricerca | Accesso con barra di ricerca dedicata |
| Scopo | Veloci riassunti per domande complesse | Ricerche approfondite e interattive, con approfondimenti e comparazioni |
| Interazione utente | Risposta statica con link di supporto | Conversazionale: consente domande di approfondimento e mantiene il contesto |
| Migliori casi d’utilizzo | Comprendere argomenti complessi in modo veloce | Ricerche approfondite ed esplorative, comparazione di prodotti, pianificazione e istruzioni |
| Tipi di input | Testo | Testo, voce, immagini |
| Modello AI | Modello Gemini integrato con i sistemi di ricerca | Gemini 2.5 avanzato con apprendimento agentico rinforzato per ragionamenti migliori |
| Profondità della risposta | Sommario delle informazioni chiave e link di supporto | Risposta sintetica elaborata in diversi sotto argomenti e risorse |
| Fattualità | Si affida a risultati corroborati | Aggiunge garanzie di ragionamento e verifica dinamica dei fatti da fonti Google |
| Esperienza visiva | Testo con formattazione limitata | Visualizzazione ricca, con link basati su azioni (es. prenotazioni, manuali) |
| Frequenza | Selettivo: appare solo quando Google è sicuro | Ampio: appare per domande complesse ma utilizza la soglia di qualità |
Come l’AI Mode influenzerà la SEO
Come si traduce questa novità in ottica SEO? C’è da tenere a mente che i risultati generati da AI Mode sono frutto di un’esperienza 1-a-1 tra la persona e l’intelligenza artificiale, contenuta in una scheda separata e attivata da chi effettua una ricerca. Inoltre, i link alle fonti sono mostrati in modo più discreto rispetto alla SERP di Google tradizionale.
Questo rappresenta un cambio di paradigma profondo per la SEO, iniziato con l’avvento dei chatbot AI e destinato a proseguire.
La piattaforma di marketing e SEO Ahrefs sostiene che il futuro sarà una “zero-click reality”, perché gli utenti riceveranno direttamente una risposta immediata da Google, senza bisogno di cliccare o visitare siti web.
Dunque, stiamo assistendo a una svolta epocale: dall’era del ranking a quella della citabilità. La vera forma di visibilità per i brand consiste nell’essere citati nelle risposte di AI Mode e AI Overview.
AI mode e contenuti: cosa cambia
Allora la vera domanda di oggi diventa: il contenuto è abbastanza rilevante da essere scelto dal modello AI e inserito nelle risposte?
L’AI Mode ragiona per significato e secondo contenuti modulari, perché utilizza il cosiddetto passage-level retrieval, cioè scansiona le singole sezioni di una pagina per trovare la risposta alla specifica domanda. Quindi l’obiettivo diventa realizzare contenuti unici che intercettano gli intenti e i bisogni delle persone. Ma non basta, serve anche trattare gli argomenti da angolazioni diverse: in questo modo il testo risponderà alla varietà di formulazione degli utenti.
Per aumentare ulteriormente le possibilità occorre anche rafforzare la brand reputation. A tal proposito, AI Mode seleziona le fonti basandosi sul principio E-E-A-T (Experience, Expertise, Autoritativeness, Trustworthiness) ossia Esperienza, Competenza, Autorevolezza e Affidabilità. Dimostrare competenza e sapere nel proprio settore di riferimento, resta uno dei fattori fondamentali per essere tenuti in considerazione da Google.
Quali sono i fattori chiave per essere citati dall’AI Mode
Il cambiamento di mentalità è chiaro, ma quali sono i fattori imprescindibili per permettere all’AI Mode Seo di essere citati?
- I contenuti devono essere ottimizzati e strutturati privilegiando chiarezza e sintesi. Quindi sì a elenchi puntati e paragrafi brevi, con tono conversazionale e naturale e utilizzare il più possibile risposte brevi e coincise
- Avere una struttura chiara e gerarchica del testo permette all’AI di estrarre le informazioni specifiche dalle sezioni
- Utilizzo di un framework BLUF (Bottom Line Up Front): iniziare ogni articolo e sezione con un’affermazione chiara che affronti il tema principale del paragrafo
- Intestazioni basate su domande o inserimento di sezioni FAQ per allinearsi al modo in cui le persone formulano le domande in AI Mode
- Utilizzo di dati originali e aggiornati, statistiche citate da autori ed editori accreditati aumenta l’autorità del contenuto
- I contenuti devono essere multimodali, comunicando attraverso immagini, tabelle, brevi video
- Secondo uno studio di Semrush, AI Mode si appoggia spesso a siti di UserGenerated Content (UGC) come Reddit, Quora, YouTube e altre comunità: essere presenti e citati su queste piattaforme diventa cruciale.
Conclusione
In questo articolo abbiamo approfondito la nuova funzionalità di AI Mode, confrontandola con la già presente AI Overview e analizzando come questa nuova modalità cambierà la SEO dei prossimi anni.
In sintesi:
- AI Mode Search è una nuova modalità di ricerca basata sul dialogo con un’intelligenza artificiale, utilizzata per domande esplorative e complesse che permettano un approfondimento ulteriore
- Per ora AI Mode non sostituirà la tradizionale modalità di ricerca, ma la arricchisce insieme ad AI Overview
- AI Mode e AI Overview hanno profondi impatti sulla SEO, il focus si sposta dal ranking alla citabilità da parte degli algoritmi
- I contenuti dovranno quindi essere strutturati in modo chiaro per rispondere agli intenti di ricerca degli utenti e per permettere all’algoritmo di estrarre le informazioni dai paragrafi di testo
Le novità non si fermano qui, perché Google ha intenzione di introdurre ulteriori funzionalità di analisi avanzata, aggiornamento su notizie in tempo reale e integrazioni con modalità di shopping e acquisto di prodotti o servizi.
E si integrerà l’advertising? Dall’ultimo Google Marketing Live 2025, è chiara la direzione che Google prenderà: sembra che gli annunci diventeranno parte delle risposte. La situazione diventa win-win sia per gli utenti che per gli inserzionisti. Infatti, le persone ottengono le informazioni in una sola schermata e gli inserzionisti ricevono posizionamenti in cui l’intento di ricerca è più chiaro e le azioni sono immediate.
